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Articolo 3

"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.

È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese."

Nei post che seguono abbiamo trattato in maniera dettagliata alcuni elementi specifici dell'Articolo 3. Attraverso la contestualizzazione e l'analisi dei suoi aspetti fondamentali abbiamo cercato di esplicare il loro significato più profondo al fine di evitare eventuali incomprensioni e malintesi e di fornire una comprensione più completa. In particolare abbiamo analizzato i principi di uguaglianza formale e sostanziale, i cardini dell'Articolo 3, e la dignità umana, importante conquista della costituzione. Abbiamo inoltre spiegato l'ambiguità della definizione di "razza" e presentato l'importante contributo che Lina Merlin ha dato alla stesura di questo articolo. Inoltre, abbiamo affrontato la questione della cittadinanza, in quanto l'articolo 3 si riferisce esclusivamente ai cittadini italiani.

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